SOMO LA PILI
1 SIKILIZA NA SOMA
1.1 SIKILIZA NA RUDIA (Ascolta e
ripeti)
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Sikiliza
Polisi: Jina lako nani?
Juma: Jina langu Juma.
Polisi: Na jina lako la ukoo?
Juma: Mzaha. Jina langu kamili ni Juma Mzaha.
Polisi: Vizuri.
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1.2 SIKILIZA NA KAMILISHA (Ascolta e completa)
MANENO MAPYA
-a = di
-ako = tuo/a, tuoi/tue
-angu = mio/a, miei/mie
asante, ahsante = grazie (non e' l'equivalente esatto di
"grazie", significa "va bene", "mi fa piacere",
ecc.)
basi, bas = dunque, ebbene (interiezione)
dada (-) = amica, sorella maggiore
huyu = questo, questa (riferito solo ad essere animato)
jina (ma) = nome
kaka (ma) = amico, fratello maggiore
kamili = completo
la = di (vedere -a)
lako = (vedere -ako)
langu = (vedere -angu)
na = e (congiunzione)
nani ? = chi? (si usa solo in riferimento ad essere animati)
ndugu (-) = compagno
ni = e' (verbo essere)
polisi (ma) = poliziotto
rafiki (-) = amico/a
sijui = non so
ukoo (koo) = famiglia, clan, parentado
vizuri = bene (avverbio)
MAELEZO
2.1 IL VERBO "ESSERE"
La copula (il presente indicativo del verbo "essere")
puo' essere resa in swahili in vari modi. Il piu' semplice e' l'uso per tutte
le voci verbali della particella invariabile ni nelle forme affermative:
Huyu ni rafiki yangu
Costei e' una mia amica.
Jina langu kamili ni Juma Mzaha Il mio nome completo e' Juma
Mzaha.
Ma spesso si omette del tutto in frasi come le seguenti:
Jina lake Nino Il
suo nome e' Nino.
2.2 ACCORDO
In italiano ogni parola ha una marca FINALE per esprimere la
relazione con gli altri termini di una frase secondo la regola di combinazione
denominata concordanza o accordo:
Il bambino biondo metteva nell'acqua la barca rossa e nera.
Le bambine bionde mettevano nell'acqua le barche rosse e nere.
La allieva brava e' apprezzata dai maestri.
In swahili la marca dell'accordo dipende dal "genere" (o
classe) della parola che determina gli accordi.
Ogni parola ha una particolare marca (o prefisso), che permette di
riconosce il suo genere. Queste marche o prefissi si PREMETTONO, con eventuali
modifiche fonetiche e morfologiche, a ciascun termine di una frase in relazione
fra loro:
Jina langu Mario Verdi Il mio nome e' Mario Verdi.
Huyu ni rafiki yangu Questa e' una mia amica. (ma
anche: Questo é un mio amico)
langu e yangu differiscono fra loro soltanto per l'accordo
determinato dalle parole jina e rafiki con cui sono correlate.
2.3 I GENERI (o CLASSI).
Le parole possono essere scomposte in piu' parti. La parte che
contiene la base del significato la chiamiamo LESSEMA ("radice"),
quella che ha le informazioni grammaticali la chiamiamo MORFEMA.
donna
DONN- = lessema ("radice")
-A = morfema (femminile
singolare)
Come si vede dall'esempio il morfema "classifica" la
parola in certi raggruppamenti semantico-filosofici (di cui si e' generalmente
persa la ragione intrinseca) secondo il sesso
e il numero: "femminile", "maschile",
"neutro", "collettivo", "singolare", "plurale".
Anche in swahili, e nelle altre lingue bantu, c'e' una
classificazione di "idee" e "cose" secondo certe categorie:
"individui autonomi", "individui non autonomi",
"insieme indivisibile", "luogo", "astrattezza",
"processi", ecc.
Questi raggruppamenti semantico-filosofici sono 21 e si chiamano
"generi" grammaticali o, piu' tradizionalmente, "classi".
In swahili il morfema, che classifica la parola, contrariamente
all'italiano, precede la radice.
Questo morfema si chiama CLASSIFICATORE o piu' semplicemente
"prefisso nominale":
Mtoto = bambino
WAtoto = bambini
Mtu = persona
WAtu = persone
dove
m- e' il prefisso della classe "individuo autonomo"
wa- e' il prefisso della classe "individui autonomi"
-toto e' il lessema "piccolo essere umano"
-tu e' il lessema "essere umano".
Alle classi ci si riferisce con il classificatore: classe M,
classe WA, ecc. oppure, poiche' il sistema di classi e' comune a tutte le
lingue bantu ma i classificatori hanno subito diversi cambiamenti morfologici
nelle varie lingue, le classi sono individuate anche con un numero
convenzionale valido per tutte le lingue bantu: classe 1 (M), classe 2
(WA).
In questo corso saranno studiati tutti i classificatori, ma per il
momento interessa far notare che la distinzione di "numero"
dell'italiano, in swahili e' riproposta con l'abbinamento di determinate classi
in modo da avere anche in swahili (e nelle altre lingue bantu) il contrasto
singolare/plurale:
mtoto (classe M)= bambino / watoto (classe WA)=bambini
jina (classe JI)=nome / majina (classe MA)=nomi
Nella classe JI (o 5) si trovano parole che indicano singoli
elementi di un insieme, di una coppia.
Nella classe MA (o 6) si trovano parole che indicano un insieme
non divisibile (liquidi e simili), una coppia.
Nei vocabolari le parole sono inserite nella loro forma
"singolare", seguite dal prefisso "plurale":
mtoto (wa) = bambino
jina (ma) = nome
La classe MA e' generalmente associata alla classe JI come suo
plurale, ma spesso cio' non e' possibile, soprattutto per nomi collettivi
(liquidi) o per nomi di origine straniera:
maji (acqua) non ha singolare
maisha (vita) e' di origine araba.
Ovviamente, le parole di questa classe nei vocabolari sono
inserite nella loro forma "plurale":
maji = acqua
maisha = vita.
**** NOTA
Termini come "soggetto", "oggetto",
"pronome personale" ecc. non sono piu' universalmente accettati dai linguisti,
cosi' pure i termini tradizionali usati nella linguistica bantu, ma poiche'
nuovi termini ancora non si sono definitivamente affermati e poiche' ai fini di
questo corso essi non avrebbero molta utilita' si cerchera' di usare i termini
tradizionali.
Eccone alcuni:
PREFISSO e' il morfema che generalmente si trova all'inizio di una
parola (spesso "parola" non corrisponde ad una "radice"),
INFISSO e' il morfema che si trova all'interno di una parola e che
spesso precede il lessema,
SUFFISSO e' il morfema che si trova alla fine di una parola,
ESTENSIONE e' un particolare INFISSO che segue il lessema e
precede il SUFFISSO.
I classificatori sono, quindi, chiamati anche PREFISSI.
Ogni classe ha due tipi di prefissi: il PREFISSO NOMINALE, il
PREFISSO PRONOMINALE.
2.4 I POSSESSIVI.
Esaminiamo le seguenti frasi:
Jina lake Fatima Il
suo nome e' Fatima.
Huyu ni rafiki yangu Questa e' una mia amica.
Jina lako nani? Qual e' il tuo nome?
Jina langu Mario Verdi Il mio nome e' Mario Verdi.
le parole lake, yangu, lako e langu sono possessivi e sono
accordati ai nomi jina (plurale majina) e rafiki (invariabile al plurale), che
appartengono a due generi diversi distinti dalle loro marche. La parola jina
appartiene alla classe JI e la parola rafiki alla classe N, il cui
classificatore e' omesso per motivi fonetici.
Quindi il paradigma dei possessivi singolari e':
-angu
-ako
-ake
2.5 ORDINE DELLE PAROLE
Notare che i possessivi nelle frasi che abbiamo imparato sono
degli aggettivi e SEGUONO sempre il nome a cui si riferiscono.
2.6 PRONOMI PERSONALI (I)
mimi=io, wewe=tu sono pronomi personali swahili, ma si e' gia'
accennato al morfema incluso nella parte iniziale del verbo, che indica il
soggetto, come le desinenze dei verbi italiani.
Quindi, come in italiano, i pronomi personali soggetto sono usati
solo per maggiore enfasi o in assenza di verbi.
3- MAZOEZI
3.1 COSA SI DICONO?
Siamo alla ricezione di un albergo. La donna chiede il nome del cliente, il quale dice di chiamarsi Mario Verdi.
Scrivere il dialogo in swahili: